“Non correre, ti prego”. Le scarpe col tacco, miste alla pioggia, erano un’arma pericolosa anche per una ragazza agile come lei. All’andata la corsa era di eccitamento per la cena, ma ora era diversa. “Non posso fermarmi, vai veloce” “Ti prego, non avercela con me”. Una frase che a lui suonava davvero come una martellata dopo il suo -no- secco che rimbombava nelle sue orecchie e nel suo petto. Il convenevole del “Voglio che restiamo amici” unito al “Cosa posso fare per farmi perdonare” non facevano altro che accelerare il processo di indurimento. Quando la rivide molto tempo dopo,il ricordo di quelle parole stava per sfondare il suo cuore che nel tempo si era rivestito di metallo che, seppur respingeva i colpi, li faceva vibrare nelle sue vene. E ogni volta che la rivide in futuro, il martello mentale dei ricordi non si faceva attendere, scatenando un terremoto di emozioni che per tutta la vita avrebbero scosso quel metallo di dubbia fattura.
Playlist aggiornata! 😉
Gen 25, 2014 @ 12:46:38
Che ricordi hai mosso!!!! 🙂
Gen 25, 2014 @ 12:47:45
(:
Gen 25, 2014 @ 13:34:13
Non mi piace quel metallo.
Infatti lo ritieni discutibile anche tu…tra le (dodici) righe.
Gen 25, 2014 @ 13:35:02
Di fattura molto dubbia (:
Gen 25, 2014 @ 13:37:02
Appunto.
Una persona merita tanto da ricoprire un cuore di metallo?Che poi sia solo finto,lo sai solo tu.
Gen 25, 2014 @ 13:38:44
Beh io non lo so, è solo un racconto 😉 In generale solo ognuno di noi sa cosa c’è dentro di sé, anzi a volte nemmeno lo sa per davvero (:
Gen 25, 2014 @ 13:43:50
‘Solo un racconto’….
Gen 25, 2014 @ 13:45:32
Come tutto ciò che scrivo non è detto che sia successo davvero in tutto, in parte o per nulla. Non è importante (: Per saperne di più https://dodicirighe.wordpress.com/niente-dubbi/
Gen 25, 2014 @ 13:44:30
Se è un metallo di dubbia fattura prima le martellate lo poi faranno cedere, e si liberano emozioni nuove.
Buon fine settimana.
Gen 25, 2014 @ 13:46:21
O magari resisterà, chi lo sa (:
Buon fine settimana a te Fulvia!
Curi
Gen 25, 2014 @ 15:08:48
Già…. 😉
Gen 25, 2014 @ 22:10:06
😉
Gen 25, 2014 @ 15:15:11
le ferite rimangono……e le armature crescono, ma la persona giusta sà come smontarle 🙂
Gen 25, 2014 @ 22:09:59
Sicuramente (:
Gen 25, 2014 @ 18:49:49
Quell’Armatura un giorno sarà da collezione, Tutto serve ;-).
Gen 25, 2014 @ 22:09:18
😉
Gen 26, 2014 @ 14:04:48
E se fosse ricoperto di diamanti, quel cuore? Resistenti si, ma anche sfavillanti.
Gen 26, 2014 @ 14:06:08
C’è crisi! 😀 No scherzo, capisco cosa vuoi dire (: Magari col tempo questo metallo diverrà qualcos’altro o si autodistruggerà lasciando integro il suo contenuto. Ai posteri l’ardua sentenza 😉
A presto!
Curi
Gen 26, 2014 @ 15:08:06
“Ti lascio ma restiamo amici” è un po come dire ” il cane è morto, ma possiamo tenerlo” – cit.
Confesso di aver dovuto rileggere per poter capire a chi si riferisse quel “suo” (- no secco che […]).
Forse dovremmo tutti smettere di vedere delle colpe e di assoggettarci alla dinamica vittima-carnefice: credo che la realtà sia molto più (matematicamente) caotica, infinitamente più banale, e crudele. Shit happens.
Gen 26, 2014 @ 15:11:03
Sicuramente happens nella vita, non era un modo per scansarsi scrivere quello che ho scritto e nemmeno una storia di vittimismo 😉 Concordo che la realtà è molto molto caotica, ma in dodicirighe (e forse neanche in più) non si può esprimere tutto (:
A presto!
Curi
Gen 26, 2014 @ 15:16:51
Mi hai frainteso. Non parlavo di vittimismo (che non vedo, perché soffrire è più che legittimo), ma dell’istintiva ricerca che si fa di una categorizzazione, quella sorta di bisogno di stabilire “di chi sia la colpa”, come se ciò servisse a stare meglio.
P.s. http://en.wikipedia.org/wiki/For_sale:_baby_shoes,_never_worn
Gen 26, 2014 @ 15:19:36
Allora avevo frainteso io, scusami (: Come dici tu è un bisogno interiore, un mettere in ordine per andare avanti. E’ vero che non è razionalmente utile indicare una colpa, ma penso che sia legittimo (posto che in questo racconto non si parla di colpe, ma semplicemente di emozioni e indurimento come reazione 😉 )
Gen 26, 2014 @ 15:34:11
Non lo so, mi è sembrato un po’ troppo “sentito” (“sanguinante”…?) per essere mero esperimento di stile, totalmente non-autobiografico.
Ma non voglio farmi i cazzi tuoi.
Buona domenica.
Gen 26, 2014 @ 15:39:46
Non mi sono sentito sotto osservazione, in fondo in tutto ciò che scriviamo ci sono nostri pensieri o cose vissute. Ma non è importante se è vissuto davvero tutto, in parte, o per niente dall’autore. E’ bello scambiarsi opinioni come abbiamo fatto 😉
Per saperne di più: https://dodicirighe.wordpress.com/niente-dubbi/
Gen 27, 2014 @ 10:25:15
Ciao! Ti ho nominata per lo Shine On Award! Se ti va passa dal mio blog e guarda cosa c’è da fare 🙂 A presto!
Gen 27, 2014 @ 11:02:33
Grazie Martina!!!! (: Ti aggiungo nel post dove avevo già scritto e rispettato le regole 😉 è di qualche giorno fa.
Grazie ancora!
Curi
Gen 27, 2014 @ 10:41:13
Mi piace il modo con cui hai mantenuto la metafora del metallo e quella, conseguente, del martello. Mi piace anche la “dubbia fattura” a cui alludi, quando le emozioni travolgono quel povero cuore indurito, ma ancora tenero. un bell’ossimoro, espresso in modo non consueto!
Gen 27, 2014 @ 11:06:24
Grazie laulilla! Non è stato facile scrivere questo post perché per un pò non mi è stata molto chiaro come scrivere la conclusione – l’immagine c’era,ma non l’espressione della “dubbia fattura”. Per fortuna vedo che tutto ha avuto un senso per chi leggeva e non solo per me 😉
Poveri cuori! 😉
Grazie mille ancora!
Curi
Gen 27, 2014 @ 11:18:26
Io sono, per mia natura/cultura, assolutamente poco incline all’identificazioe, ma molto attenta all’espressione, perciò ho dovuto riflettere per chiarire il senso che, secondo me non è immediatamente percepibile, se non ci si pensa un po’. Comprendo benissimo le tue difficoltà, perché talvolta, come già aveva notato Dante, nel primo canto del Paradiso
“Vero è che come forma non s’accorda
molte fïate all’intenzion dell’arte,
perch’a risponder la materia è sorda…..”
Se succedeva a lui, possiamo ben consolarci, credo!
Gen 27, 2014 @ 11:22:16
Direi che è più che una consolazione! 😉
Anche l’attenzione all’espressione di ciò che scrivo è una cosa molto importante per me (anche se,come penso si sia capito, a mia preferenza più alta è quando il lettore si identifica (: ). Però il tuo commento è più che gradito, lo dico sinceramente 🙂
Grazie ancora e viva Dante!
Gen 27, 2014 @ 11:21:06
Un ricordo metallico, duro, doloroso ma che trova sempre la strada del cuore
Bravo, decisamente bravo
Abbraccio
Mistral
Gen 27, 2014 @ 11:23:26
Grazie Mistral ! E bentornata (: Mi ero preoccupato quando avevo letto di quel tuo saluto, anche se ognuno ha le sue ragioni 😉 (ma egoisticamente non volevo la tua partenza!)
Un abbraccio a te
Curi
Gen 27, 2014 @ 22:59:55
Un cuore rivestito di metallo pompa sangue e veleno.
L’armatura ripara dall’esterno ma logora all’interno.
Beato che non ce l’ha!!!
Sempre originale!
Ciao.
A.
Gen 27, 2014 @ 23:00:56
Sempre troppo gentile 😉 Beato sì, a volte si costruisce a nostra insaputa. Ci si protegge come si può 😉
A presto!
Curi
Gen 28, 2014 @ 09:26:18
Il cuore, senza la corazza naturale che l’esperienza forgia, è davvero troppo debole.
Gen 28, 2014 @ 09:28:19
Un po di corazza fa sempre bene (: l’importante è la sua fattura 😉
A presto
Curi