Vorrei dirti che spero che i sedili siano comodi per poter accogliere la tua schiena. Che la temperatura sia giusta, che non sudi e non ti debba coprire. Vorrei dirti che spero arrivi il carrello con qualcosa da bere e qualche snack per allietare il tuo palato. Vorrei dirti questo e altro mentre ti osservo dal binario di questa stazione. Mentre ti vedo cercare il posto che spero tu non troverai mai, perché quello giusto è accanto a me. Vorrei augurarti buon viaggio, mentre asciugo le tue lacrime sulla mia maglietta estiva. Vorrei dirti che il mio petto odora ancora di salsedine e del tuo shampoo, che le mie mani sanno ancora della tua pelle e della crema protezione ottocentomila. Che il tuo pianto è arrivato alle mie labbra, che non hanno mai toccato le tue. Ma io sono solo un ragazzo egoista su un binario, che saluta una ragazza su un treno, con sorrisi di circostanza e un macigno sul cuore.
A/R
11 Apr 2022 Lascia un commento
in Parole
Non ci sarebbe bisogno dei ritorni
se non si andasse via.
Dopo tanto tempo posso dire che ho aggiornato la playlist 🙂
Latte intero
27 Mar 2022 Lascia un commento
Di tutte
le lacrime versate
quelle
per me stesso
sono le poche
di cui son certo
di non pentirmi.
Anche se,
non sempre,
hanno portato
a qualcosa.
Mine
15 Gen 2022 Lascia un commento
in Parole
Il cuore
è un campo tempestato
di mine disattivate,
posizionate soltanto
per capire
chi è davvero pronto
a rischiare tutto
per ascoltarlo davvero.
Tsunami cardiaco
24 Nov 2021 Lascia un commento
in Parole
Si dice che, prima di morire,
il cervello mandi una scarica
chiamata tsunami cerebrale che investe tutto il corpo
prima della fine.
Quando finisce una storia
io credo che ci sia una sorta di
tsunami emotivo,
o tsunami cardiaco,
che manda un’ultima scarica
prima della fine
per farci dire che
almeno, fino all’ultimo,
ci abbiamo provato.
Vorrei dirti (per n. E.)
09 Ott 2021 Lascia un commento
Vorrei dirti che questo nome che porto, e che da bambino mi creava problemi perché poco comune, ormai mi fa gasare tantissimo e si presta ad un’infinità di soprannomi e nomignoli che mi fanno sentire sempre in intimità con le persone. Vorrei dirti che non ho preso più un paninello all’olio dall’ultima volta che siamo andati assieme al forno, proprio quello vicino a quella farmacia, e abbiamo attraversato la città per tornare a casa. Che ricordo quando volevi comprare le bombette ma poi abbiamo capito che non era il caso. Vorrei dirti che ricordo quando rimasi male per la morte del mio anatroccolo ma so che non è stata colpa tua e che gli hai dato degna sepoltura – alla quale porgevo omaggio quando venivo a casa vostra. Guardo le tue foto sorridenti assieme a me vestito da indiano, e vorrei dirti che quella spina messa male non era stata una mia responsabilità. Ricordo che il tuo rimprovero, seppur amorevole, è stata la nostra ultima vera conversazione. E che questa cosa continua a tormentarmi dopo decenni. Ricordo il nostro ultimo sguardo, il tuo volermi parlare a tutti i costi. E nel mio cuore penserò sempre che volessi dirmi che sapevi che non era colpa mia aver messo la spina della luce in modo sbagliato. E mi va bene così.
Il lungo abbraccio della notte
20 Set 2021 Lascia un commento
Il lungo abbraccio della notte
ti prende all’improvviso
quando pensi di non averne bisogno.
Il lungo abbraccio della notte
prende a pugni i sognatori,
accarezza le speranze più nascoste,
ti fa decidere di non decidere.
Il lungo abbraccio della notte
si inebria e ubriaca di oscurità
illuminando ogni voglia distruttrice,
galvanizzandola,
fino a farci dubitare di noi stessi.
Il lungo abbraccio della notte
ti sembra empatico,
ma ti zittisce
quando gli fai notare
come ti fa sentire la sua presenza.
Il lungo abbraccio della notte
non lo vorresti mai,
ma ti lasci scaldare
dal pensiero che almeno questo buio, domani,
ti faccia venir voglia
di volerti un po’ più di bene.
Quella fase
13 Set 2021 2 commenti
in Parole
In quella fase in cui sono più gli anniversari
dei compleanni.
Dove le candele spente non sono sulle torte
ma sui marmi.
Dove la terra si spera sia lieve
ma non per piantare fiori.
Nella fase dove chiudi gli occhi,
ti svegli all’improvviso
e non vuoi raccontare cosa hai sognato.
Dove non vuoi dormire
per non dimenticare, per non perdere tempo.
Dove è meglio tardi che mai
ma quando è tardi,
è tardi.
Parabeni, paremale
29 Ago 2021 2 commenti
in Parole
Ricordo quanto tempo perdessi
a leggere le etichette dei prodotti
del tuo bagno
per trovare il coraggio di parlarti
quando mangiavamo
a casa tua.
Conosco a memoria
la composizione dei profumi che metti
quanta la frutta nel tuo shampoo
e se hai parabeni sulla pelle.
Ma non conoscerò mai
il sapore di un tuo bacio.
Controsenso
27 Lug 2021 1 Commento
Dove avevi messo
passo carrabile,
ci parcheggiavo sempre
il mio cuore.
Dove mettevi un limite
io lo superavo sempre.
Del resto,
anche quando amarti
era controsenso,
io sono andato dritto
per la mia strada.