“Ricordo quella sera al pub. E’ come se stessi scrivendo queste righe mentre sono al tavolo a fianco e vi osservo. E mi osservo. Ti osservo. Ci osservo. Riesco a vedere i paraocchi giganteschi e una parete di ovatta attorno al mio cuore. Vedo la luce spenta dei tuoi occhi, i gesti meccanici delle tue dita e un’intesa svanita. E lo vedo dal tavolo a fianco. Fai il suo nome, forse a caso ma forse no, mentre mi parli della tua vita, che avevi già separato dalla mia senza che io me ne accorgessi. E noto che la parete ha un sussulto e il paraocchi si assottiglia. Io, che conosco il futuro dal mio tavolo a fianco, vorrei fermare quel principio di menzogna. Tu menti a me come io mento a me stesso. La verità è nell’aria, ma è chiara solo dal tavolo a fianco. Mi passo vicino e ho la tentazione di fermarmi. Ma in questo tavolo a fianco della mia vita, che ogni tanto ripercorro, posso solo essere spettatore, ordinare una birra ed emozionarmi ancora come se la vivessi per la prima volta.”
(una nuova canzone in cima alla playlist è stata aggiunta, buon ascolto!)
Tavolo a fianco
04 Mag 2013 42 commenti
Mag 04, 2013 @ 14:16:00
Ho avuto brividi ripetuti leggendo. Non scherzo.
Mag 04, 2013 @ 14:29:10
Ti confesso che li ho avuti anche io mentre scrivevo 😉
grazie mille!
Mag 04, 2013 @ 18:55:35
COMMENTO RIMOSSO DALL’AUTORE DEL BLOG
Mag 04, 2013 @ 20:41:38
Ciao
Che straordinaria armonia tra quello che ha scritto e la canzone di Radin.
Amo le belle storie che dicono qualcosa che fa palpitare il cuore. Complimenti!!
Buon weekend, Edo
Mag 04, 2013 @ 20:46:24
Ciao! non è facile riuscire a trovare una canzone che si sposi bene con quello che scrivo, ma ci provo sempre. Ti ringrazio di cuore per l’apprezzamento! Ho appena letto alcune cose del tuo blog e mi piace molto! lo seguirò senz’altro 😉
buon weekend a te!
Curi
Mag 04, 2013 @ 20:49:22
Mi fai venire in mente Lisbona e il mio grande desiderio di andarci. Grazie. Mi piace la delicatezza della tua scrittura.
Mag 04, 2013 @ 20:50:53
e io ero appena andato sul tuo blog!
io non ci sono mai andato a Lisbona, ma è da un pò nei miei progetti. Direi che dopo ciò che hai detto ho una motivazione seria in più 😉
Grazie di cuore per l’apprezzamento, è davvero reciproco!
Mag 05, 2013 @ 17:57:52
Stato di grazia. Proprio bello.
Mag 05, 2013 @ 18:04:03
Grazie caro Ian 😉
Mag 06, 2013 @ 08:58:48
bellissimo
Mag 06, 2013 @ 09:16:33
Grazie Betty! 😉
Mag 06, 2013 @ 09:22:11
davvero complimenti
Mag 07, 2013 @ 22:42:09
Quel “mi passo vicino”, quello slancio fraterno, quasi a voler brindare assieme all’inizio di una solitudine… bello.
Mag 07, 2013 @ 22:45:22
Hai dato una lettura che non avevo avuto in mente e che ci sta tutta. Grande! Hai creato una storia nella storia 😉
grazie !
Mag 07, 2013 @ 22:54:38
È che mi era parso di vedere così… da due tavoli più in là! 😉
Mag 16, 2013 @ 18:03:36
mi capita spesso di osservare le persone accanto al mio tavolo. penso a tutti quei mondi paralleli, ed io che ogni tanto credo di essere sola al mondo con il mio tavolo, quando chissà se c’è qualcuno che mi osserva così come io sbircio curiosa le vite degli altri, proprio in un ristorante. scusa, forse troppo imbrogliato come pensiero….
Mag 16, 2013 @ 18:05:28
affatto, anzi è più realistico di quanto credi. ogni tanto quello che scrivo nasce dall’osservazione dei tavoli altrui mista con l’osservazione di me stesso come se mi guardassi da un altro tavolo. forse questo è più imbrogliato del tuo come pensiero! 🙂
curi
Mag 16, 2013 @ 18:07:51
allora senti questa: sono sul tram. la signora od il ragazzo, il vecchio o il nero. uno di loro scende ed io lo seguo con lo sguardo ed immagino la sua giornata, la sua casa, gli amori, le gioie o i dolori. e così salto la mia fermata. veramente.
Mag 16, 2013 @ 18:10:06
sei molto più romantica (in senso lato) di me allora 😉
non è una cosa facile, anzi spesso ci si perde in questi pensieri! io penso di “funzionare” di più a ricordi, cioè io quella scena la faccio finire lì sul momento ma poi a distanza di tempo magari me la ricordo e la amplio 😉
Mag 16, 2013 @ 18:14:56
un mio amico mi chiamava “romantica svagata”.
in ogni caso bello il tuo racconto.
Mag 16, 2013 @ 18:15:42
Grazie 😉
Gen 23, 2014 @ 01:00:34
Grazie per il tuo post nuovo che mi ha fatto piacevolmente scoprire questo tuo non nuovo post! (:
Gen 23, 2014 @ 07:56:37
Grazie a te, sono contento che ti sia piaciuto! 😉
A presto
Curi
Gen 23, 2014 @ 07:32:22
E’ vero, a volte ci sentiamo un po’ spettatori di quello che ci sta accadendo….. molto bello e emozionante, grazie per averlo ripubblicato 🙂
Gen 23, 2014 @ 08:13:06
Già, poi quando si è spettatori di qualcosa del passato è ancora più strano e intenso! Grazie a te per averlo apprezzato 😉
A presto!
Curi
Gen 23, 2014 @ 07:33:27
Aiuto.
Gen 23, 2014 @ 18:33:41
Ma che bella, sopratutto la frase “Io, che conosco il futuro dal mio tavolo a fianco, vorrei fermare quel principio di menzogna. “mi ha fatto scivolare un brivido lungo la schiena.
Bella l’idea del revaival, mi permette di conoscerti meglio.
Gen 23, 2014 @ 18:44:49
Grazie fulvia (: Non so se sono cambiato – il lasso temporale è un anno e mezzo dalla nascita del blog – ma penso che per chi mi ha cominciato a seguire di recente sia una buona occasione per conoscere il blog, come hai detto bene tu 😉 E visto che sta riscuotendo apprezzamenti, in futuro ci saranno altri revival (:
A presto!
Curi
Gen 24, 2014 @ 02:20:30
Curi,
questo tuo scritto mi ha dato un’emozione profonda.
Mi ha fatto vibrare, proprio come fa la musica, che tu sai quanto io ami.
E’ grande davvero il “potere” di questo tuo post!
“Mi passo vicino e ho la tentazione di fermarmi”
E’ come se tu volessi dare una mano a te stesso per sopportare meglio l’inizio di una solitudine. Bello bello bello.
“una parete di ovatta attorno al mio cuore.”
Io la vedo, la sento quell’ovatta che forma una parete che soffoca…
E la chiusa.
Un brivido sulla mia pelle.
Sei grande, Curi.
Sì.
gb
Ti sorrido.
Gen 24, 2014 @ 07:27:35
Grazie gb! Ammetto che questo post ha un certo potere quando lo rileggo (: se si potesse cambiare il passato,prendendosi per mano, non ci sarebbe l’ispirazione per post come questi 😉
Grazie gb!
Curi
Gen 24, 2014 @ 20:57:03
Il passato è un tempo “morto”, Curi.
Il presente è l’unico nostre tempo.
Il futuro… punto di domanda
Questo è il nostro vivere.
Buona serata.
Bello scritto veramente!:-)
Ti sorrido
gb
Il passato ha avuto il potere di ispirare anche Proust!
Gen 24, 2014 @ 21:05:50
Il passato è morto ma è parte di noi, che ancora siamo vivi e ricordiamo (:
Grazie gb! Speriamo che Proust porti fortuna 😉 buona serata!
Curi
Gen 24, 2014 @ 21:35:21
Certo. Il passato è in noi. E’ un tempo morto, però, a cui non attaccarsi troppo.
Mai vivere nel passato! Equivale a morire.
Proust è un autore che io amo molto.
Porterà fortuna! Sì.
🙂
gb
Gen 24, 2014 @ 18:33:28
Mi hai levato i pensieri dalla testa ehehe Tante volte avrei voluto stare nel tavolo affianco, anche solo per prendermi a sberle!
Gen 24, 2014 @ 19:14:53
Eh anche io, purtroppo non è possibile. Ma anche raccontare aiuta 😉
Gen 24, 2014 @ 19:22:09
Si aiuta ma un bello schiaffone sonoro sarebbe stato anche meglio… un dolore fisico prima avrebbe risparmiato un altro tipo di dolore!
Gen 27, 2014 @ 22:50:11
Il tavolo a fianco è una posizione davvero privilegiata. Si capisce subito se lui perderà, se lei non andrà; i difetti di lui che si ostina a chiamare sfiga, la voglia di nuovo di lei che continua a chiamare ambizione.
Ma al nostro tavolo è un disastro…
Facciamo fatica perfino a leggere l’etichetta del vino…..
Proprio una bella idea!
Ciao!
A.
Gen 27, 2014 @ 22:53:14
Mi è piaciuto molto il tuo commento! Una perfetta descrizione del momento, in meno righe delle mie. Complimenti, ho apprezzato davvero 😉
Grazie a te!
Curi
Mag 27, 2015 @ 20:23:36
Ciao Curi.
Sono Fusco, uno scrittore del blog https://scimmiealouatta.wordpress.com/. Qualche mese fa abbiamo nominato il tuo blog per i Liebester Awards, e alla domanda “Qual’è l’articolo che hai scritto sul tuo blog che più vorresti che fosse letto dal pubblico?” hai risposto con questo articolo e “La verità”. Beh, eccomi qua a leggere! 😀 Ho preferito questo testo perché ho apprezzato il modo in cui hai bloccato il passato, per rivisitarlo in sole 12 righe (ho anche letto il perché di questa scelta stilistica, e mi sembra un’ottimo modo di confrontarsi con la scrittura e con sé stessi!) e trarne una visione distaccata e consapevole.
Anche noi sul nostro blog scriviamo affrontando “sfide letterarie” varie. Se hai piacere, dà un’occhiata ai nostri “urli” (si avvicinano nella forma alle tue 12 righe) e alle nostre “commissioni”.
Alla prossima, un saluto!
Mag 27, 2015 @ 20:37:42
Ciao caro Fosco! intanto grazie mille per aver rivisto la mia risposta ed essere andato a leggere il racconto! Ti dirò, hai preferito uno dei racconti che sento più mio e che sento di più. Per cui, involontariamente, anche questa tua scelta è “azzeccata” 🙂 ti ringrazio per l’apprezzamento che hai fatto!
ho letto i vostri “urli” e devo dire che mi sono piaciuti davvero! vi leggo con molto piacere, sappilo. continuate così!
grazie ancora e spero di vederti ancora da queste parti 😉
un abbraccio,
curi
Mag 27, 2015 @ 20:45:40
Senz’altro, alle prossime 12 righe! 😉