Ci trovavamo in mezzo a tante persone, con luci basse e un semibuio studiato per creare atmosfera, che però stava rendendo tutti più ciechi che romantici.
Con un lento che non mi piaceva nemmeno – ma che mi è impossibile dimenticare – e addosso un maglione di 3-4 taglie più grande di me.
Barba da finto ex-sbarbatello, capello corto insensato per quelle temperature.
Sguardo per sembrare misterioso, ma che ti faceva sembrare intronato.
Amici che avrebbero dovuto accompagnarti a casa e invece sparivano chissà dove con chissà chi.
“Ma davvero, loro? Sono sicuro che non hai visto bene, cazzodici”.
Invece è proprio dove e con chi nessuno penserebbe all’amore che l’abbiamo trovato.
Strano a dirsi, quando tutto ormai filava sotto la luce più luminosa dell’universo, ad eccezione di qualche nuvoletta che – erroneamente – ritenevo più Fantozziana che temporalesca, abbiamo mandato tutto a puttane.

Nov 05, 2025 @ 19:04:18
A volte non si manda neppure tutto all’aria. Semplicemente quel qualcosa cambia. Che sia una scintilla o un tizzone nascosto, qualcosa brucia e va via.
Breve, ermetico quanto basta. E per questo adatto a tanti, me compreso.
RiV
Nov 05, 2025 @ 23:04:36
Vero! Qui nel pezzo è un po’ estremizzato nell’espressione, ma il finale è lo stesso 🙂 grazie per il commento!
Nov 05, 2025 @ 22:01:41
I miei complimenti. Grazie!
Nov 05, 2025 @ 23:04:44
Grazie a te!