Quando ero bambino ascoltavo al telefono mio fratello e mia sorella con le loro dolci metà ma non comprendevo bene la situazione. Volevo capire cosa ci fosse da dirsi ogni giorno. Ero petulante, me ne rendo conto. Li infastidivo, ed era il mio obiettivo primario. Per curiosità e per gelosia del tempo che mi veniva rubato con loro. Anche se non c’era niente da fare, nella realtà. Rompevo le scatole e non mi capacitavo di questo sentimento, fino a quel impostomi alle scuole elementari da un gruppo di bambine che mi aveva affibiato una loro amichetta. Loro chiamavano e io ero il terzo incomodo. Mi scoprivano immediatamente, ma il brivido di poter captare qualcosa, magari da riciclare da grande, mentre in quel momento la usavo per prenderli in giro, era davvero entusiasmante. Cosa fanno oggi i fratelli minori? Leggono whatsapp di nascosto? Non è la stessa cosa. E, forse, un po’ del mio romanticismo, lo devo a queste mie incursioni da piccolo ingenuo rompiscatole nascosto accanto al mobiletto del telefono di casa.
Dic 18, 2019 @ 19:43:04
Penso ci sia poco da sbirciare oggi, è tutto troppo ostentato, mostrato..bello questa tua riflessione.
Dic 18, 2019 @ 20:35:04
il terzo incomodo esisterà sempre e guai a cancellarlo.
Dic 18, 2019 @ 22:23:59
Anche io mi appostavo per sentire tutto😂
Dic 19, 2019 @ 22:36:43
E meno male che lo hai fatto!
Altriment come nascerebbe un post come questo?
Con dentro il sentimento e non la tecnologia.