Ci sono momenti in cui senti di doverti affidare a parole già dette o scritte. E non è per pigrizia, non è per occupare tempo o spazio. Semplicemente devi ammettere che qualcuno ha già visualizzato quello che avevi in mente. Ed è successo questo, mentre avevo il mio lettore aperto e gli auricolari – che anche se fossero in due stanze diverse della casa sarebbero capaci di attorcigliarsi – alle orecchie.
Ho sempre pensato che il mio incontro con lei sarebbe stato così: per le scale, correndo. Che l’avrei vista sempre uguale, e che anche lei mi vedesse uguale. Che la malinconia ci avrebbe abbracciato e il silenzio avrebbe guidato i nostri discorsi, basato per la maggior parte di frase fatte.
Abbandono le mie solite dodici righe perché ho ritrovato in questa canzone il mio pensiero:
http://www.youtube.com/watch?v=8Xn1V5lFlxw

Ott 16, 2014 @ 23:51:07
A volte non servono le parole che nascono da noi, ma ci ritroviamo in quelle di altri e le sentiamo come nostre, le assimiliamo, le viviamo!!
Ciao, Pat
Ott 16, 2014 @ 23:51:37
Sembrano fatte apposta per noi 🙂
Ciao a te Pat!! 😉
Ott 16, 2014 @ 23:58:05
Concordo con Patrizia…a volte è così…
Ott 16, 2014 @ 23:58:38
😉
Ott 17, 2014 @ 00:37:20
Canzone eccezionale, direi perfetta….
Ott 17, 2014 @ 00:38:15
Ovviamente concordo! 🙂
Ott 17, 2014 @ 01:27:40
Una canzone che adoro!
Ott 17, 2014 @ 19:03:21
Buon gusto direi! 😉
Ott 17, 2014 @ 07:05:21
quarant’anni fa…
Grande Francesco!
Ott 17, 2014 @ 19:03:39
… sempre attuale! 😉
Grande sì
Ott 17, 2014 @ 07:12:52
Il nostro cuore puó essere pieno di simboli, di pensieri, ma poi basta un incontro a far emergere una struuggente nostalgia di una felicità sfiorata , toccata e poi fuggita, ecco il cuore è irriducibile ed è quella la pienezza infinita che cerca. Un omaggio ad un grande cantautore il tuo scritto. Ciao
Ott 17, 2014 @ 19:05:00
Che dire? Hai detto tutto 🙂 Grazie come sempre per i tuoi commenti, molto significativi davvero
Ott 17, 2014 @ 07:30:52
Capita spesso, che sia una canzone o un pensiero o una citazione poco importa, in quel momento ci rappresenta 🙂 Buon fine settimana!
Date: Thu, 16 Oct 2014 21:45:44 +0000 To: silvia-1959@live.it
Ott 17, 2014 @ 19:05:37
Ne ho almeno un altro paio 😉 E arriveranno altri post “musicali”
Buon fine settimana a te cara Silvia
Ott 17, 2014 @ 08:20:25
Madonna, che magone. La spiegazione è ovvia. I fili spezzati nel corso degli anni possono essere riannodati, ma il nodo c’è, si vede, si sente. L’alternativa? Non spezzarli. Ma la gente si fa sempre distrarre dalle cose importanti, per noia, stupidità, cecità, presunzione di poterne fare a meno. Alla fine si ritrova un rosario tra le mani. Io no, sono atea, non a caso.
Ott 17, 2014 @ 19:06:56
La logica funziona, ma purtroppo fossimo fatti di sola logica forse ci perderemmo tante cose 🙂 Siamo umani, e ciò comprende tutte le cose che ha detto 😉
Ott 17, 2014 @ 13:44:15
Bel post….e che musica… con il poeta Francesco!
Ott 17, 2014 @ 19:07:18
Grazie cara marta 🙂 Il maestro non tradisce le aspettative 😉
Ott 17, 2014 @ 15:27:39
Altri scrivono per noi…non è forse meraviglioso?
Ci sono anime che si incontrano e non lo sanno, si ritrovano in quelle parole, come tu fai con me ad esempio.
Ott 17, 2014 @ 19:08:34
fulvialuna, fulvialuna… ma come devo fare con te? 🙂 Sono onorato che ti sia ritrovata nelle parole che scrivo. Per citare sempre il caro Guccio, sono un po’ un “burattinaio di parole” 😉
Grazie ancora e buon fine settimana!
Ott 17, 2014 @ 19:14:39
Curi, curi cosa devo fare con te? Niente…ti tengo come burattinaio…di parole.. 🙂
Un abbraccio e buona serata.
Ott 18, 2014 @ 16:07:39
Che definizione orrenda. Non vorrei mai essere considerata una burattinaia, men che meno di parole. Visto che le piace avere a che fare coi burattini e le bambole di pezza, ho la certezza di essere di troppo. Arrivederci a mai più.
Ott 18, 2014 @ 16:11:46
Mi spiace l’abbia presa a male, se conoscesse la canzone a cui mi riferisco cambierebbe idea 😉 a presto 🙂
Ott 19, 2014 @ 09:12:37
Mio dio, che tristezza.
Ott 19, 2014 @ 10:42:15
No, perché 🙂
Ott 19, 2014 @ 11:26:42
Il sottotitolo potrebbe essere I (co)dardi di Cupido, ecco perché.
Ott 19, 2014 @ 11:34:57
Non trovo codardia in questo racconto, ma ogni punto di vista va considerato, come sempre 🙂
Ott 19, 2014 @ 14:49:24
Nella canzone! Alludevo a quella. Mi sono letta il testo.
Ott 19, 2014 @ 15:06:45
Io comunque non ci vedo codardia 🙂 sono sempre situazioni delicate e strane da affrontare, penso sia umanità e non codardia 😉
Ott 17, 2014 @ 19:43:14
Se le ‘frasi fatte’ e se noi nn fossimo farciti di frasi fatte da grandi poeti a cosa servirebbero i poeti? Noi proviamo tante sfumature di sentimenti, le stesse, ma poi il problema è esprimerle.
sheraunforteabbracciofinoalìc’arrivodasola
Ott 17, 2014 @ 19:45:41
Infatti, meno male che ci sono loro! 🙂 Quante cose non saprei dire nemmeno a me stesso se non le avessi lette o ascoltate altrove..
unforteabbraccioate! 😉
Ott 20, 2014 @ 23:14:46
Grande canzone, un inno alla malinconia. E molto vero quello che hai scritto: quante volte ci riconosciamo nelle parole di un altro…
Ott 20, 2014 @ 23:16:50
Mi capita quasi ogni giorno 🙂
grande canzone sì 😉
Ott 20, 2014 @ 23:33:51
soprattutto se leggi e/o ascolti “bene”… 😉
Nov 14, 2014 @ 00:19:27
In verità, a risentire questa canzone sono io che, mentre scendo le scale da vecchio con passo malandato, ritrovo quel ragazzo che fa gli scalini di corsa con mille cose da fare, e che il vecchio ha perso, insieme alle speranze di quei tempi.
Vabe’. Una vita così.. cose che capitano…
Ciao Curi!
L’allegro A.
Nov 14, 2014 @ 00:23:10
Penso che prima o poi scendiamo questi scalini del passato ritrovando noi stessi o un amore perduto. Ma, come dicevo in uno dei miei primi pezzi sul blog, posso solo essere spettatore ed emozionarmi come se la vivessi per la prima volta 😉 (vd “Tavolo a fianco)
Ciao caro!
Nov 14, 2014 @ 00:25:26
Me lo ricordo Tavolo a fianco.
Vuol dire che funziona!
Ancora grazie.
Ciao.
A.