Era indeciso. Come sempre. Non si trattava della scelta tra un “si” o un “no”. Non era la scelta del vestito, del profumo, nemmeno delle parole. La scelta difficile era come: come raggiungerla? Sembra una domanda stupida al giorno d’oggi: rapporto qualità/prezzo, statistiche sulla sicurezza e feedback di altri clienti. Ma per lui non era così. Esclusa la nave, la scelta era tra aereo o treno. “In aereo arriverei subito e non vedo l’ora di rivederla, il finestrino è così piccolo che non c’è abbastanza spazio per fantasticare; col treno ci impiegherei un pò di più, ma avrei il tempo di ambientarmi all’idea di rivederla, ricordare i bei momenti, immaginarci in uno di quei paesaggi che passano davanti ai miei occhi.Potrei prenotare il ritorno in aereo così, se va male o se va bene, non avrei il tempo di dannarmi o avere nostalgia. O forse la velocità è solo un palliativo temporaneo e avrei bisogno del treno per dimenticare o assaporare, a seconda dell’esito. Che fare?”
Dic 07, 2013 @ 08:59:45
I viaggi in treni per amore sono una delle gioiedolori più forti che possano esistere.
Dic 07, 2013 @ 11:55:59
Vero, quelli lunghi ti danno un sacco di tempo per pensare.sono pericolosi 😉