Mi ricordo la BMX ereditata da mio fratello: aveva le ruote di colore diverso. Senza marce, nuda e cruda. Il manubrio blu con delle stelline gialle incastonate, quasi a renderla una bici extraterrestre – come quella con la quale E.T. vola con la luna di sfondo. In realtà io non sapevo impennare, le sgommate mi venivano male e non pretendevo di essere scelto per primo quando si facevano le squadre (ma che orgoglio da nazionale quando accadeva).
Quando è maggio mi vengono in mente le estati infinite in cortile con i pantaloni ascellari, senza cellulare e orologio. Il cemento che trafiggeva le gambe come in guerra, il sudore che bevevi per sbaglio.
Guardo i bambini al parco. Giocano venti minuti e poi arriva qualcuno con uno smartphone. Tutti si avvicinano tranne uno. Che resta a giocare. Vorrei dirgli di passarmi il pallone. Ma torno a casa e ripenso a me e alla BMX ormai chissà dove.
BMX
11 Mag 2019 5 commenti
Mag 11, 2019 @ 10:57:09
Quei bambini non sapranno mai che cosa si sono persi.
Ciao Curi 🙂
Mag 11, 2019 @ 16:48:21
Io adoravo quel periodo.
Mag 12, 2019 @ 16:41:25
ricordi del passato.
Ago 14, 2019 @ 18:22:01
Non tocco una bicicletta da quarant’anni. Mia moglie ha paura che cada e che mi rompa in mille pezzi. Ormai non si è più liberi nemmeno di cadere. Per fortuna però non uso nemmeno il cellulare, che è quasi sempre spento. Tanto chi mi dovrebbe telefonare?
Set 14, 2019 @ 10:21:05
Non si sa mai !