In una rottura si lasciano due vite intere: la vita che si è vissuta e quella che si sarebbe potuti vivere assieme. E la seconda è quella veramente difficile da abbandonare. Il non saper stare da soli, il timore di trovare la persona sbagliata, ricadere negli stessi errori. Il voler lanciarsi in qualcosa di nuovo, farsi vedere con quel nuovo dalle persone del passato per convincersi che si è voltata pagina, quando invece si dovrebbe cambiare totalmente libro. La pazzia nel pensare di essere stati sostituiti – e sentirsi in colpa pensando di star provando a fare proprio quello. Gli amici che ti dicono di fregartene, che non gli era mai piaciuta ma che 30 secondi prima adoravano, quelli che vogliono psicanalizzarti perché fregarsene è da insensibili. E anche dopo tempo sei paralizzato davanti a questo spartiacque emotivo, provando a lanciarti nel nuovo, provando a fregartene in modo sensibile e provando a non impazzire perché saprai sempre di essere sostituibile.
Playlist aggiornata! Buon ascolto 🙂
Dic 18, 2015 @ 01:33:56
In questi casi si ricevono dagli amici tante pacche sulla spalla e dei che mi frega tra parentesi. L’ unica cosa certa è che quando hai mal di testa il dolore lo senti te e solo te, non gli altri che. E’ un fatto.
Ti saluto con un sorriso. 🙂
A presto.
Dic 18, 2015 @ 01:45:08
Questo è poco ma sicuro 😉 si potessero chiudere quei mal di testa dentro quelle parentesi sarebbe più facile, ma io e te non saremmo qui a parlarne 🙂
un saluto a te e grazie!
Curi
Dic 18, 2015 @ 07:32:37
L’essere sostituibile è proprio la verità che graffia di più, ma è l’ultimo parte della nostra “umanità”. Forse.
Un saluto psichedelico
Spud
Dic 29, 2015 @ 12:02:02
Ciao spud! scusami ma per qualche strana ragione wordpress ti aveva messo nello spam, meno male che ogni tanto controllo! Sono d’accordo, è una parte “insostituibile” della nostra umanità quel graffio che sentiamo 😉
auguroni psichedelici!
curi
Dic 18, 2015 @ 08:58:53
Pensa se non ci fossero gli amici a dirti cose che il dolore non lo tolgono, ma fanno da traghetto per momenti temporanei di quiete?
Ognuno si attraversa da solo (nella gioia e nel dolore), ma avere compagni per tratti di percorso è un dono
Dic 18, 2015 @ 20:02:52
Ciao diamanta! E’ stata male interpretata la mia frase che era solo la fotografia di ciò che spesso accade e come ci si può sentire, lungi da me criticare chi ci sta vicino 🙂
Dic 18, 2015 @ 09:04:54
Queste parole fanno proprio per me in questo periodo… ed hai ragione, la vita passata, anche se ci faceva stare male ed era diventata sbagliata per noi, è davvero difficile da abbandonare.
Molto più di quello che pensassi.
A presto, Curi.
Dic 18, 2015 @ 20:03:59
Ehila 🙂 spero che possano aiutarti davvero, e ricorda che sei probabilmente più forte di ciò che pensi 😉
Un abbraccio
Dic 18, 2015 @ 09:56:25
trovarlo qualcosa di nuovo per sostituire… il vecchio chiodo scaccia chiodo insomma. sentirsi in colpa? perchè mai? i sentimenti mutano, purtroppo o per fortuna, le fasi si alternano, è un circolo.
gli amici? facciamo distinzioni fra amici e conoscenti. li amici ce li scegliamo, quindi dovrebbero essere AMICI – affini a te – e soprattutto dovrebbero volerti bene. e quando siamo a terra abbiamo bisogno di tutto l’affetto del mondo.
alla fine è solo una questione di abitudini, bisogna rivolgere i nostri sogni e desideri altrove (pare facile, lo so!!!!:O) )
mi metto ad ascoltare la playlist, grazie!
Sandra
Dic 18, 2015 @ 13:48:22
Chiodo si aggiunge a chiodo, non lo scaccia
Dic 18, 2015 @ 20:10:32
In effetti, è una croce ,)
Dic 18, 2015 @ 20:07:14
Chiodo schiaccia chiodo può aiutate nel breve tempo (forse). Concordo con la distinzione tra amici e conoscenti e meno male che ci sono entrambi in realtà. A modo loro possono aiutarci 🙂
E sicuramente si andrà avanti 😉
A presto!
Dic 18, 2015 @ 12:06:30
Nessuno è insostituibile a questo mondo, è meglio farsene una ragione ed andare avanti 🙂 Buona giornata e buon fine settimana 🙂
Date: Thu, 17 Dec 2015 23:25:32 +0000 To: silvia-1959@live.it
Dic 18, 2015 @ 20:08:12
A modo proprio nella nostra unicità possiamo sentirci tali, ma siamo anche miliardi di persone quindi il rischio è alto 🙂 a presto!
Dic 18, 2015 @ 21:34:50
Sull’essere unici siamo d’accordo, ma questo non vuol dire essere insostituibili….. 😉
Dic 19, 2015 @ 15:43:34
mai detto fosse la stessa cosa 🙂
un bacione silvi!
Dic 19, 2015 @ 00:10:32
Ma sì, un giorno penne, un giorno farfalle, un giorno spaghetti. Quando le penne verranno a noia ci saranno innumerevoli paste alternative.
Dic 18, 2015 @ 13:40:47
“In una rottura si lasciano due vite intere: la vita che si è vissuta e quella che si sarebbe potuti vivere assieme.”
Beh…si lascia solo una vita…quella vissuta, l’altra è tutta da reinventare .non esiste proprio quella che si sarebbe potuta vivere assieme altrimenti sarebbe rimasta la prima ….Penso eh….
Racconti brevi ma…incredibilmente interessanti!
ciao
.marta
Dic 18, 2015 @ 20:10:01
Ciao marta! La vita che si è creata nel proprio cervello bacato, se nutrita di sogni e speranze, diventa quasi reale e ogni giorno che si va avanti lo è davvero 🙂 era una mia solita visione poetica senza speranza 🙂
Grazie mille per l’apprezzamento!
Dic 19, 2015 @ 09:06:11
Penso che tutte le persone che hanno transitato nel nostro vissuto in legami così stretti rimangono presenti ,non come solo ricordo, ma come compagni di un piccolo viaggio di vita , perchè quello che noi siamo , lo siamo attraverso la relazione con gli altri. Quindi non censurare il dolore, il valore , essere seri davanti a ció che ci accade significa riconciliarci anche con le sconfitte . Un abbraccio 🙂
Dic 19, 2015 @ 15:45:24
ah sull’essere seri di fronte alla vita non manca, rendere tutto un po’ poetico fa parte di chi cerca di alleggerire il tutto 🙂 sono assolutamente d’accordo sulle persone che restano comunque presenti 😉
un abbraccio a te!
Dic 19, 2015 @ 12:04:22
Che commenti insulsi. Triti luoghi comuni. Sconfitte, dolore, chiodi, bah. Quello che ha un valore, non finisce mai. Quello che non ne ha, sì.
Dic 19, 2015 @ 16:01:17
Tutto può avere una fine. Non c’è niente che nella vita possa darsi per scontato. Ma ci si rialza sempre dopo. 🙂
Dic 19, 2015 @ 16:39:15
Ecco, nella serie “triti luoghi comuni” cadere e rialzarsi mancava. Ma rimanete sdraiati, che è meglio. Tutta ‘sta fatica a tirarsi su per dire cazzate, ma chi ve lo fa fare?
Dic 19, 2015 @ 16:40:38
Mi sembra che qui l’unica a faticare sia Lei
Dic 19, 2015 @ 21:49:06
Già. Senza ritrovarmi col culo per terra in continuazione, però. Lasci perdere i tacchi, non fanno per lei.
Dic 19, 2015 @ 16:01:46
Un sorriso per te!
Dic 19, 2015 @ 16:07:13
La speranza è l’ultima a morire, come il romanticismo senza speranza 🙂
un sorriso per te 😉
Dic 20, 2015 @ 16:03:58
Quando c’è un problema gli amici ci sono accanto, come lo erano prima nella normalità della situazione, ma alla fine siamo noi coinvolti in prima persona a dover prendere tutto ciò che le situiazioni comportano.