Ma poi (lettera che non ti ho mai scritto) – oltre le dodici righe


Questo post era stato pubblicato su un altro blog dal nome “A più mani” che, purtroppo, non c’è più. Il testo va oltre le dodici righe usuali, ma penso mi perdonerete – come accade quando sforo – perché un numero diverso non poteva averne. Qualcuno lo conoscerà già, altri no. In più stavolta c’è la canzone nella playlist, e vi auguro buona lettura e buon ascolto 😉

“La lettera che non ti ho mai scritto ha il sapore dei baci mai dati. Delle parole rimaste in gola.
Se sono qui, con la mia penna in mano, è perché dopo tanti anni per le mie dita non era stato sufficiente sfiorare la tua pelle o toglierti il cioccolato dal lato destro delle tue labbra. Per anni avrebbero voluto di più. Avrebbero voluto sfiorarti i capelli, spostarli dal tuo viso. Ma poi. Questo era il mio vero problema: cosa avrei fatto dopo. Mi sono trascinato per tanto tempo per cercare la situazione perfetta per agire. La battuta giusta da fare. I centimetri giusti per non sbagliare. E non ho fatto niente. Ho continuato a pulirti il viso se ti sporcavi, a ingoiare parole affogando tra la paura, la vigliaccheria e l’incertezza del poi.
Ho provato a scriverti tante volte, perché sono più bravo nel silenzio. Ma poi – ecco che ritorna – mi domandavo cosa avresti potuto rispondermi.
Ora sono qui a chiedermi se tutte le volte che avevo i capelli davanti agli occhi anche tu avresti voluto spostarmeli ma ti chiedevi del poi. Se le macchie della giacca che mi pulivi erano un po’ come le tue labbra per me. Ti scrivo adesso perché so che non potrai rispondermi. Perché fino all’ultimo la paura mi ha comandato. Perché procrastinare era quasi affascinante. Perché quando ho letto il manifesto e ho ricevuto la telefonata di tuo fratello in lacrime ho smesso di chiedere. Perché non c’era più un poi, ed è stato maledettamente più facile scriverti.
La lettera che non ho mai scritto avrei voluto avesse una diversa conclusione. Ma ho capito troppo tardi che al cuor non si domanda.

Sarò sempre a un passo da te e spero che anche tu non sarai troppo distante da me.

Con amore e senno di poi,
C.”

26 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. mondidascoprire
    Ott 27, 2014 @ 07:48:24

    Ricordo di averlo letto sul multiblog, io penso che possiamo aprirci alla vita dell’altro, che possiamo abbracciare i drammi e i bisogni e i desideri dell’altro se riconosciamo la nostra vita nella sua drammaticità e nei suoi bisogni e se riconosciamo che è la realtà a rispondere ad essa senza avere il bisogno di fuggire da essa. Nella semplicità apri una profondità. Ciao

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  2. meeva2013
    Ott 27, 2014 @ 12:39:39

    Sai, proprio in questo periodo sono in una situazione simile, piena di procrastinazione, dubbi, incertezze, paura del poi e dell’eventuale risposta.
    Ma non l’avevo mai vista così. Non avevo mai pensato al fatto che, in fin dei conti, un momento qualsiasi può portarci via chi amiamo. Senza che si sia fatto in tempo a dirglielo.

    Forse dovrei.

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    • Curi
      Ott 28, 2014 @ 00:22:59

      Purtroppo, anche se non la morte, possiamo allontanarci dalle persone a cui vorremmo dire tante cose. Ma pensiamo di avere tempo infinito. Io continuo a pensarlo, e poi. 😉

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  3. domenicomortellaro
    Ott 27, 2014 @ 16:43:15

    Perdonata… valeva la pena!

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  4. babyduckling
    Ott 28, 2014 @ 20:19:03

    Per questo scrivo e dico tutto, proprio tutto, perché non è detto ci sia un poi, un domani, l’ho capito quando un mio compagno di classe è morto a 13 anni. Ci contiamo troppo nella vita su quel poi…

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  5. caterina rotondi
    Ott 29, 2014 @ 10:53:19

    La felicità è la cosa più bella e più facile a portata di mano che abbiamo perché la lasciamo sempre in solitudine trovando scuse senza fondamento…il domani nessuno lo conosce perché la felicita fa paura di non essene all’altezza …le mamme non nascono mamme crescono e sbagliano insieme hai figli. ..cosi e tutto il resto….quando amore sprecato dietro un pc …dietro un pensiero che non a forza,coraggio ragazzi coraggio che la vita e bella ed solo una ♡
    Caterina

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    • Curi
      Ott 29, 2014 @ 19:09:46

      Siamo bravi a procrastinare 🙂 Non penso sia paura, penso si dia per scontato a volte il tempo che si ha a disposizione non cogliendo l’attimo. Siamo immersi in mille cose, e quando non lo siamo ci facciamo distrarre da altro. Ma siamo umani, ed è bello così 😉

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  6. Chiquita Madame
    Ott 29, 2014 @ 18:13:21

    Si ha sempre bisogno di un momento di raccoglimento per piangere e compiangere, le lettere servono a questo, soprattutto a questo.

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  7. Silver Silvan
    Ott 30, 2014 @ 01:14:59

    Mi dissocio convinta dalla prima frase dell’introduzione al post. La scomparsa di quel blog è stata una benedizione. Per la lingua italiana.

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    • Curi
      Ott 30, 2014 @ 01:16:50

      Secondo me è stato un peccato, era un bel luogo di incontro tra autori. Ma capisco anche la scelta fatta dagli amministratori. In futuro, chissà 🙂

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      • Silver Silvan
        Ott 30, 2014 @ 09:12:10

        Era un incontro sgrammaticato e un insulto alla consecutio temporum. E mi astengo per quanto concerne i contenuti, apprezzabili giusto dalla D’Urso.

  8. scrittricedallanascita
    Nov 05, 2014 @ 13:08:35

    Wow

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  9. Trackback: Ho scritto per te. | TangledUp
  10. giuliarovelli
    Apr 17, 2016 @ 00:54:11

    Anche se in realtà sono capitata su questo blog semplicemente perché cercavo una recensione di un romanzo, mi sono piacevolmente è calata in questa piccola lettura che mi ha fatto sorridere perché secondo me nasconde un grande segreto che riguarda un po’ chiunque: tantissime persone hanno quelle parole che non hanno mai detto incastrate in punta di penna! Spiace davvero che il blog sia stato cancellato perché se tutti gli altri posti fossero stati così sarebbe veramente stato un luogo di massima sincerità, dove l’apertura al passato può diventare qualcosa di meraviglioso che ti fa crescere

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