Croste mentali


Era da un po’ che avevi spaccato la porta del mio quieto vivere e avevi tirato due schiaffi al mio comodo torpore. E qualche mese dopo mi hai spinto, facendomi di nuovo cadere dalla scala a chioccola delle mie ossessioni romantiche e struggenti. Mi sono fatto male, ero pieno di graffi e sbucciature. E son venute le croste. Non volevo realmente dimenticarti e così, mentre continuavo a medicarmi con disinfettanti di -ormai è passato-, quando nessuno guardava e non mi guardavo nemmeno io, mi grattavo. E un pò di sangue ogni tanto ritornava, e le cicatrici mi sono rimaste. Sei ritornata e ho fatto finta che nulla fosse successo. Non so se hai notato i miei segni che ho sempre sperato fossero momentaneamente indelebili, ma sei riuscita a ferirmi di nuovo negli stessi punti. E se sono ancora qui a scrivere di te è perché con le dita di una mano compongo e con quelle dell’altra continuo a impedire alla mia pelle di rigenerarsi e dimenticarti.

Playlist aggiornata, come sempre 😉

15 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. Lorena
    Mag 18, 2013 @ 13:09:44

    toccante (e condiviso). Mentre leggo ascolto questa: http://www.youtube.com/watch?v=BqMcoqMmXTU
    Oggi la canzone te la suggerisco io 🙂

    Rispondi

    • Curi
      Mag 18, 2013 @ 13:12:15

      grazie, non la conoscevo! sono contento che hai suggerito una canzone che – a sentirla- potrebbe starci meglio! nei prossimi post se hai altri suggerimenti sono più che felice di sentirli 😉

      Rispondi

  2. Lorena
    Mag 18, 2013 @ 13:16:50

    🙂 sarà un piacere!

    Rispondi

  3. sentimental
    Mag 19, 2013 @ 11:22:03

    Bisogna darsi semre un’ altra chance, per non avere un domani nessun rimpianto. Ma arriva un momento di mettere la parola
    fine se l’amore non si cura di Te

    Stammi bene e passa una lieta domenica
    Senty

    Rispondi

    • Curi
      Mag 19, 2013 @ 11:25:12

      vero, siamo gli unici a poter mettere quella parola. si pensa sia meno doloroso sommare le frustrazioni continuandosi a grattare piuttosto che gettare acqua ossigenata una volta per tutte e far chiudere la ferita.

      buona domenica a te cara Senty!

      Rispondi

  4. Straf
    Mag 19, 2013 @ 16:50:56

    Bravo, bravo, bravo, e pure di più. E mi riferisco non solo a questo post. Mi piacciono soprattutto perché, o almeno a me pare sia così, li scrivi “per te”. Non sono post “gigioni” o volutamente accattivanti, ecco.

    Rispondi

    • Curi
      Mag 19, 2013 @ 16:56:52

      Grazie Straf! diciamo che una delle cose a cui punto è che il/la lettore/trice possa immedesimarsi o ricordare episodi simili che son capitati anche a lui/lei.
      Lungi da me impartire lezioni o scrivere cose comunque prettamente autobiografiche 😉

      grazie ancora! un saluto!

      Rispondi

      • Silver Silvan
        Mag 19, 2013 @ 22:14:19

        Bene, potrei essere la perfetta tester per lei. Sono anni che non mi riesce di identificarmi proprio in niente di quello che leggo. Vedo solo totale distanza.

      • Curi
        Mag 19, 2013 @ 22:23:42

        Se ti sei riconosciuta/o anche in una sola frase di tutto ciò che ho scritto sono più che soddisfatto 😉 (ovviamente spero possa esserti piaciuta più di una riga, ma sono sempre aperto a qualsiasi commento!)

        Grazie per essere passato/a 😉

  5. Silver Silvan
    Mag 19, 2013 @ 23:00:00

    Ma che vuole che le dica, forse nella parte in cui si parla di ferite. Ma probabilmente perché mi sono appena sbudellata uno stinco col rasoio nel tentativo di depilarmi. La ringrazio dei ringraziamenti e la prego delle preghiere. Buonanotte.

    Ah, c’è una frase che mi ha fatto scoppiare a ridere. Ora la trovo, ma non è qui, è in un altro post.

    Rispondi

  6. Edoardoprimo
    Mag 20, 2013 @ 20:31:24

    Tu scrivi con la penna del cuore.
    Emily Dickinson in una sua poesia intitolata: “Che sia l’amore tutto ciò che esiste”, l’ultime due righe recitano: E può bastare che il suo peso sia
    Uguale al solco che lascia nel cuore.
    Ecco, lei ti ha lasciato un solco nel tuo cuore…credo.

    un abbraccio, Edo

    Rispondi

    • Curi
      Mag 20, 2013 @ 20:37:55

      Conosco Emily Dickinson, purtroppo dopo la scuola non ho approfondito anche se mi aveva lasciato qualcosa nelle sue poesie. A volte mi son sentito eccessivo per questo mio “romanticismo struggente” e, aggiungo rispetto al post, totalizzante. E credo che in questo posso sentirmi vicino a lei – non nella bravura sicuramente.

      Grazie davvero per quello che hai detto, ha lasciato un solco te lo garantisco 😉

      Un abbraccio a te, Curi

      Rispondi

  7. trasloco-roma
    Mag 27, 2013 @ 02:40:58

    Articolo interessante e colgo l’occasione per complimentarmi per questo sito! veramente ben fatto e con tanti articoli utili!

    Rispondi

Scrivi una risposta a Lorena Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.