Ma che cavolo (sogni e regia)


“Ci pensi chissà quanto. Qualcuno dice che il modo migliore per realizzare i sogni è svegliarsi. Alcuni sogni sono così straordinari che, quando ti capitano in modo inaspettato, non sai come fare. Svanito l’attimo, ti viene da dire “ma che cavolo!”. Essere colti impreparati da una cosa che si era immaginata milioni di volte può essere anche grandioso. Ma capita che si è talmente impreparati e si è così tanto abituati a sognare e farsi film, che anche in quel momento si perseveri nell’essere registi della propria mente. Ecco che allora quell’attimo lo continui a vivere nella tua mente anche se è reale. Sei sveglio, è davanti a te. Ma, conscio o meno, resti nel sogno mentale con gli occhi aperti. Impreparato. Quello che voglio dirti, amico mio, è che non si può essere mai veramente preparati per i sogni. Ma, se qualcosa può cambiare, allora spara al cameraman, licenziati dallo staff del film e smettila anche di essere attore o spettatore. Esci da quel cavolo di cinema e vivi. ”

La canzone nel player laterale è cambiata, adeguata per leggere questo post.

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