C’è stato un momento in cui sono sono sceso a giocare in cortile, senza accorgermi che il tempo fosse passato e che la bici non sembrava così alta. Senza rendermi conto che tirassi il pallone un po’ più forte (ma sempre impreciso). Quel momento in cui il richiamo di mia madre per tornare a casa non c’era più perché guardavo un cellulare monoriga dotato di orologio e sistema di messaggistica. Lo stesso momento in cui il pallone sotto le auto lo raggiungevo più facilmente e si parlava di più, giocando di meno. C’è stato il momento in cui le nostre voci nel cortile risuonavano meno infantili e acute, e ci scambiavano più difficilmente per qualche nostra sorella.
C’è stato un giorno in cui ci siamo salutati tra noi amici del cortile, certi come sempre che ci saremmo visti l’estate successiva, senza sapere che invece era l’ultimo giorno di quell’infanzia.
L’ultimo giorno di quell’infanzia
25 Lug 2020 6 commenti
in Parole
Lug 25, 2020 @ 16:54:44
Sempre meglio non saperlo prima…
Lug 25, 2020 @ 19:07:08
Molto bello nella sua malinconia.
Lug 25, 2020 @ 19:21:19
un ricordo malinconico di una adolescenza che non c’è più
Lug 25, 2020 @ 20:24:01
Ma che bella!
Regali sempre emozione alla mia anima.
Lug 28, 2020 @ 14:11:01
Sono commossa
Set 17, 2020 @ 11:24:04
Ci sono giorni in cui,
potessi tornare indietro.