Ricordo che più passava il tempo, più mi sentivo a mio agio ma anche sempre più vicino all’abisso.
E io in quell’abisso ci stavo già guardando anche con gli occhiali per avere un ultra HD versione ultra tridimensionale, come se non bastasse la visione normale.
Quando inizi a pensare che ti stai facendo male, senza sentire realmente male dentro di te, non riesci a scegliere di abbandonare quel dolore. Forse per curiosità, forse per masochismo. O per pura incoscienza.
Ecco che continui a guardare quell’abisso. E continui a fare quella cosa che fai sempre con la coda dell’occhio: guardi sperando di non essere guardato. Ma l’abisso ti guarda.
E ti sorride anche.
E ha il sorriso più bello che tu abbia mai visto.
Playlist aggiornata
Nov 08, 2018 @ 19:49:40
Come le sirene con Ulisse..
Nov 08, 2018 @ 20:40:37
un abisso d’amore