Adele e Marco


Lei non credeva assolutamente nelle pause, ma quando sei innamorata sei pronta a credere a qualunque cosa.

Anche la più cinica, la più realista e quella che ha ripetuto mille volte “non lo farò mai”. Avrebbe creduto anche agli UFO se le avesse detto di averli incontrati. Salvo poi smentire tutto se la loro storia fosse finita.

“So che è un cliché ma, davvero, non è colpa tua ma mia”

Nella sua testa diceva “Lo so benissimo brutto …. che è colpa tua, stupido”, ma dalla sua bocca venivano solo parole di comprensione “No… lo so, non stai vivendo un buon momento con il lavoro e la tua famiglia…”

“Mi dispiace, Adele, ho bisogno di ritrovare me stesso, in solitudine”.

“Rinuncerai al viaggio coi tuoi colleghi?”

“No beh… non posso, ho già pagato”

“Ma hai anche pagato l’affitto di questo mese. Secondo questa tua teoria dovresti rimanere almeno un altro mese qui”

“Adele…”, disse Marco spalancando le palpebre e roteando gli occhi con tono scocciato.

“Sto solo cercando di capire, perché se non è colpa mia perché devo subirne tutta la tristezza? Perché deve ricadere anche su di me?”

Si guardarono dritti negli occhi. Marco cercò di avvicinarsi per prenderle la mano, allontanandosi dalla valigia che stava riempendo con mutande, calzini e altri indumenti, ma lei si allontanò con istinto di protezione.

“Sono gli effetti collaterali dello stare assieme”

“L’amore è un effetto collaterale della fragilità”

“O forse il contrario”

Marco capii che aveva azzardato troppo e non avrebbe corso il rischio di essere cacciato a calci da quello che, fino a quel momento, era stata la loro tana. Adele, invece, sentiva che quella paura di perderlo stava piano piano svanendo. Proprio quando sembrava che la loro storia fosse giunta al capolinea. Forse era da tempo che le cose non andavano e si stavano solo materializzando tutte le cose che pensava: i dubbi, le insicurezze, tutte concentrate in un amore che ora stava sparendo.

“Questa pausa sarà una fine.”

—-

“La cosa incredibile, cara Adele, è che chi continua a dire che ha paura di perdere qualcuno è sempre il primo o la prima a mollare la presa. E’ un modo di scaricare le proprie responsabilità: se tutto finisce, se ti perdo, è colpa tua perché non sei riuscito a tenermi.”

Lascia un commento,un pensiero, ciò che vuoi (Leggi bene le regole del blog se non le conosci o non le ricordi)

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.