Alzatomi questa mattina sentivo qualcosa allo stomaco. Banalmente, ho creduto che le mie funzioni gastriche si fossero messe in moto.Forse non era lo stomaco, ma era qualcosa che veniva da più in alto e il mio stomaco semplicemente amplificava.La testa e il cuore battono per cose diverse. Non si può sempre vivere nel cervello, ed è qui che la vulnerabilità prende il sopravvento e – senza volerlo ammettere – arriva. Non ha nessun senso razionalmente, oggettivamente andrebbe scartata. Ti fa paura. Ti blocca. Non comprendi il perchè e più te lo chiedi più ti senti in gabbia.Non fa piacere, sembra una regressione dal tuo percorso. Chiudi gli occhi. Si insinua. La respingi.”E’ cattiva” – pensi – “Ma quell’immagine…” Mente, mente, mente (nome e verbo).Alzi le mani e ti arrendi. Lasci che, come acqua di una diga appena frantumata, ti si scaraventi addosso. La diga della razionalità ha alzato bandiera bianca. Arriva. La nostalgia.
Gen 20, 2013 @ 23:51:34
Già… Da me è arrivata oggi, inattesa. E io ero disarmata, impreparata, senza difese. Ma non senza conseguenze.
Gen 21, 2013 @ 00:10:48
come per i sogni del post di oggi, non si è mai preparati alla nostalgia di qualcosa che si pensava aver dimenticato.. ma con l’esperienza non dico che si può riconoscere prima, ma la si può vivere meglio 🙂
Set 15, 2014 @ 01:04:33
come ti capisco, la nostalgia è una sensazione disarmante che non riesce a lasciarmi mai in pace.