Scusa, devo rispondere


Racconto sempre ridendo di noi due, solleticando il mio spirito tra battute e imprecisioni per impressionare sempre di più.
Non biasimarmi: giuro che le modifiche non danno più credito a me che a te.
Anzi: punto sempre sul mio non essere molto sveglio in termini di conquista.
Se cavalco l’onda dei bei ricordi con battute, vocine e imitazioni, l’espressione della gente si fa sempre stranita quando mi interrompo all’improvviso.

Ed è sempre nello stesso identico punto, sempre allo stesso identico modo.
E lì no, non c’è alcuna sbavatura o figura retorica.
Non ho un copione, la realtà non ne ha bisogno.

Davanti a me si palesa sempre l’atmosfera del “ma cosa è successo?”, “cosa hai combinato?”.

Quando arriva quel momento, chiedo scusa perché c’è il mio telefono che squilla e devo necessariamente rispondere.

Per fortuna soltanto tu sai che non ho mai avuto una suoneria.

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