Nella geometria perfetta del grano e nella posizione creativa delle margherite. Nei sassi fermi agli angoli, nel vento che mi muoveva il cappello. Nei singoli fili d’erba e nel sole che tramontava dietro le montagne.
Negli uccellini che mi venivano vicino, speranzosi di un pezzo di pane. Ascoltando “Vivo” di Andrea Lazslo De Simone, camminando senza parlare in mezzo a tutto questo, ti ho rivisto papà. Ti ho chiamato sottovoce, come quando ero bambino e ti chiedevo di venire a dormire nel letto grande con te e mamma. E la natura mi ha parlato, ne sono certo. In tutto quello che ho descritto e a te piaceva vedere qui, in Alto Adige. Te l’avevo promesso che sarei tornato.
E lo rifaremo ancora. Sempre.
Ancora in Alto (Adige)
27 Lug 2025 Lascia un commento
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