Il mascara sbavato, gli occhi gonfi di pianto.
«Sposta meglio il cell, non capisco… sei sotto un albero? Che ombra strana.»
Giri il volto.
«No, sono le occhiaie.»
Qualcosa si spezza. Ma in silenzio.
La sento distante, scollata. Le chiedo come va, ma non riesce neanche a mentire con un “tutto bene”.
Quell’ombra sotto l’occhio. Quanto sono stato cieco.
Adesso ci penso, troppo tardi.
«Non ti sento da un po’, ma che fine avevi fatto?»
«No, niente, sai…»
No. Non so. Non so più nulla.
Mi ero stancato di essere sempre quello che cercava.
Le spunte erano sparite. Neanche un visto, neanche un segno.
Ma in fondo al cervello, una voce si faceva spazio.
«Ma sei sola a casa?»
«Sì. Ora sì.»
Lo sguardo non guarda me. Passa oltre lo schermo, come a controllare qualcosa.
Qualcuno.
«Ma ti sei pure spaccata il labbro.»
«Vabbè, lo sai che sono sbadata.»
Due indizi non fanno una prova.
O forse sì.
O forse non voglio metterli insieme.
Perché fa paura.
«Oh, ma quando ci vediamo? Dai, che è da una vita che non ti offro una coppetta.»
«Eh… non lo so.»
Mi butto.
«Ma va bene con lui? Sei sicura?»
Un attimo di silenzio. Poi:
«Sì… ogni tanto si arrabbia. Ma come tutti.»
Una risposta precisa, a una domanda vaga.
Due indizi non fanno una prova.
Ma cominciano a far rumore.
«Devo andare, scusami.»
«Ok, ma fatti sent…»
Chiude.
E io?
Troppi cazzi miei, troppi pensieri da gestire.
E mentre dovevo leggere i segnali, ho deciso di crederti.
Che stupido.
—
Mi stringi forte la mano. Forse l’anestesia sta finendo.
«Ehi…» sussurro.
Non ti volti
Hai il gesso all’altro braccio, il viso segnato.
Ferite, lividi.
Cicatrici che parlano al posto tuo.
Vedo i pezzi di te.
Quel puzzle impossibile da ricomporre, da mille forme diverse: alcune scheggiate, altre sparite, altre mai appartenute a nessuno.
Ma sei sempre tu.
E ora ci sei.
«Ti sta bene questa fasciatura.»
Non so dire altro. Non so se serve.
Sorridi.
No, ridi. Sul serio.
Un miracolo.
«Fai meno lo stupido… vammi a prendere una coppetta.»
Ti giri. Ci guardiamo.
Basta quello.
«Vado.»
Sarò lì.
Ci sarai anche tu.
Ti passerò i pezzi, e a volte sarai tu a passare i miei.
Non devi essere perfetta. Solo libera.
Nel puzzle della tua vita, che nessuno potrà più rompere.

Apr 10, 2025 @ 22:42:42
Ben ritrovata ❤